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9 errori comuni sul Bing Merchant Center e come risolverli

Scritto da Matteo Bacigalupi | 3-ott-2019 6.16.54

Più di 56 milioni di ricerche mensili non vengono effettuate su Google. Qui è dove gli annunci dei prodotti Bing vengono in aiuto per consentire ai commercianti online di raggiungere potenziali clienti che non utilizzano Google.

Caricare il feed di prodotti per la prima volta sul Bing Merchant Center e vedere una lunga lista di errori che devono essere risolti immediatamente può essere scoraggiante. Se conosci Google Shopping, sai già che capita spesso di ricevere avvisi di errori trovati sui dati dei prodotti.

Ecco perché abbiamo deciso di stilare una lista dei 9 errori più comuni sul Bing Merchant Center e come risolverli velocemente.

 

1. Articoli disponibili ed esauriti

Bing accetta lo stesso formato di file accettato dal Google Merchant Center. Ovviamente, questo semplifica il lavoro di tutti i venditori e consente di avviare più velocemente le campagne Shopping su Bing.
Nonostante ciò, ci sono alcuni attributi del feed di Google che non vengono utilizzati da Bing, o se vengono utilizzati devi fornire dei valori differenti.

Per esempio, su Google puoi fornire quattro valori per la disponibilità dei prodotti: ‘in stock [disponibile]’, ‘available for order [ordinabile]’, ‘out of stock [non disponibile]’, ‘preorder [pre-ordine]’.
Bing, d’altra parte, accetta solo articoli con disponibilità ''in stock [disponibile]''. Questo significa che non puoi mostrare articoli esauriti, quindi devi assicurarti che lo stato dei prodotti pubblicizzati sia ''in stock [disponibile]''.

Questo può essere fatto facilmente con uno strumento gestionale per feed di prodotti che consente di creare una regola che escluda automaticamente dal feed tutti i prodotti esauriti.

Ad esempio, la regola nell'immagine sottostante ogni volta che un prodotto è esaurito, questo viene rimosso dal feed. Quando l’inventario viene aggiornato, il prodotto viene incluso di nuovo nel feed.

 

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2. URL prodotto sbagliato

Bing non accetta URL senza protocollo https:// o http://. Assicurati di inviare tutti i link con il protocollo. Questo può essere facilmente risolto con una regola che aggiunga il protocollo come prefisso degli URL come nell’esempio qui sotto.

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3. Parole chiave sensibili

Questo si tratta di un problema un po' più complicato. Anche se non stai vendendo prodotti per adulti o prodotti inclusi in categorie non supportate, il sistema di Bing potrebbe identificare alcuni prodotti come non idonei alla pubblicizzazione.

Per esempio, se stai vendendo giocattoli per bambini e uno si chiama "pistola giocattolo" nel tuo feed di prodotti, Bing rifiuterà di inserire l’articolo.

 

 

Un altro problema in cui potrebbero imbattersi i commercianti di abbigliamento è relativo a indumenti con taglie diverse, nello specifico quando le taglie incluse nella descrizione sono separate da virgole: ''disponibile in taglie: s,m,l''.


Se per alcuni prodotti la virgola non è presente e la descrizione appare come: ''disponibile in taglie: sm,l'' Bing potrebbe non approvare il prodotto perché ''sm'' è correlato ''bdsm'' e pertanto potrebbe essere considerato un prodotto per adulti.

 

Non c’è modo di sapere in anticipo che cosa verrà identificato come non idoneo, ma la buona notizia è che Bing fornisce un report dove puoi trovare i dettagli e le parole chiave non corrette, in modo da poter facilmente accedere al feed e rimpiazzare quelle parole chiave.

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4. Accuratezza del dominio

Questo è un problema incontrato spesso dagli utenti Shopify quando viene rivendicato l’URL del proprio sito sul Bing Merchant Center.

Se hai un negozio su Shopify il dominio viene impostato automaticamente in ‘shopname.myshopify.com’. Anziché rivendicare quel dominio nel merchant center viene rivendicato ‘shopname.com’.


Questo problema si amplifica quando carichi il feed di prodotti su Bing e l’URL include ‘shopname.myshopify.com’, anziché quello rivendicato ''shopname.com''. Questo comporta la non approvazione dei prodotti.

Con DataFeedWatch le cose vengono semplificate per i venditori, quindi se URL prodotto e link rivendicato sul Bing Merchant Center non corrispondono, puoi semplicemente creare una regola che modifichi l’URL del prodotto.

 

Se non stai utilizzando DataFeedWatch, la soluzione è richiedere un nuovo dominio nel Merchant Center, con l’unico svantaggio che non potrai pubblicizzare i tuoi prodotti fino a che la situazione non viene risolta.

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5. Campi richiesti mancanti

Questo è un problema spesso incontrato da venditori che configurano il proprio feed Bing Shopping da zero. I feed Bing devono avere i campi seguenti: ID, titolo, link, prezzo, descrizione, link immagine e spedizione.

Nel caso in cui uno di questi campi non sia presente, non serve aggiungere che il tuo feed non passerà l’ispezione iniziale. Clicca qui per le specifiche feed Bing.

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6. I dati eccedono il limite di caratteri per campo

Tutti i campi devono soddisfare i criteri di Bing relativi alle limitazioni sul numero di caratteri, altrimenti, i prodotti non verranno approvati.

ID prodotto - limite di 50 caratteri.
Titolo - limite di 150 caratteri.
Link prodotto - limite di 2.000 caratteri.
Descrizione - limite di 10.000 caratteri.
Link immagine - limite di 1.000 caratteri


Per una lista di tutti i limiti visita la pagina delle specifiche feed Bing.

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7. Errori riguardanti le immagine


L’immagine è uno degli elementi più importanti dell’annuncio, quindi non sorprende che ci siano tante regole da seguire. Se stai utilizzando lo stesso file di feed di prodotti per Google e Bing, potresti imbatterti in dei problemi dato che ci sono delle lievi differenze nei requisiti.

Dimensioni immagine. La dimensione minima per i feed Shopping Bing è 220px per 220px, mentre per Google è 250px per 250px per l’abbigliamento e 100px per 100px per il resto dei prodotti.

Dimensione file. Il file non deve eccedere 3,9MB mentre per Google fino a 16MB

URL immagine. Deve essere HTTP o HTTPS

Testo. Le immagini dei prodotti non possono avere filigrane o testo promozionale.

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8. Duplicati

Il motivo per cui ricevi questo avviso è che disponi di più prodotti nel feed che condividono lo stesso titolo oppure lo stesso ID merchant e questo non è consentito.

Sono due i casi più comuni in cui i prodotti vengono rifiutati a causa di duplicati:

Campo errato nelle regole del campo di output

Per esempio, i clienti Shopify hanno due campi nel loro feed sorgente per definire l’ID. Uno è ID variante ed è unico per ogni variante e l’altro è l’ID ed è in comune per tutte le varianti. Anziché fornire l’ID variante, viene fornito l’ID, pertanto l’ID di output non è unico per tutte le varianti e questo comporta un errore.

La soluzione è semplice e consiste nel creare una singola regola che specifichi quale campo utilizzare per l’identificazione.

 

Stesso ID per più prodotti

Se diversi prodotti nel tuo feed condividono ID simili, questo potrebbe causare la disapprovazione. Non c’è modo per risolvere questa situazione facilmente. Devi verificare che nel tuo feed non siano presenti duplicati e, nel caso in cui siano presenti, rimuovere o aggiornare l’ID affinché appaia come un prodotto differente.

Se stai utilizzando DataFeedWatch abbiamo un trucco per risolvere questo errore. Se non hai tempo e risorse per trovare e modificare tutti i duplicati e sai che tutti i prodotti condividono un altro campo che è totalmente unico per ogni prodotto, puoi utilizzare questo sistema per scaricare i valori unici solo per quel campo specifico.

La stessa soluzione vale quando alcuni prodotti hanno più campi identici: ID, titolo, descrizione, brand ecc. Creare una regola per filtrarli escluderebbe entrambi i prodotti dal feed,soluzione non molto utile. Quando è presente un solo campo unico nell’intero feed, possiamo impostarlo come campo di output.

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9. Identificatori unici mancanti

Ammettiamo che tu non disponga di valori unici nel feed sorgente per tutti i prodotti - hai 10.000 SKU nel feed, ma solo 9.000 dispongono di identificatori unici.

Puoi prenderti del tempo per aggiornare il feed e assegnare identificatori unici manualmente oppure puoi usare lo stesso trucco usato per risolvere l’errore dei duplicati. Devi soltanto contattarci e farci sapere quale campo dobbiamo utilizzare come identificatore unico e possiamo forzare il sistema per scaricare valori unici solo per quel campo.

Gli annunci di prodotti Bing sono disponibili in più di 30 paesi, consulta qui la lista completa. Se vuoi realmente portare le tue vendite online al livello successivo, devi trovarti ovunque potrebbero esserci dei potenziali clienti.

Ci auguriamo che le soluzioni fornite nell’articolo possano aiutarti a risolvere gli errori.

Alcuni errori sul Bing Merchant Center possono essere simili a quelli di Google Shopping Center e Facebook Business Manager quindi assicurati di dare un’occhiata a questi articoli: 6 errori feed comuni per annunci di prodotti dinamici Facebook e I 10 errori più comuni su Google Merchant Center e come risolverli.

Se il problema che devi affrontare non è presente sopra, lascia un commento o contattaci e ti aiuteremo a risolverlo.

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