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Parole chiave negative e impostazioni della priorità su Google Shopping

Ci sono stati tanti eventi che hanno inciso sulla qualità del servizio e su come i commercianti possano utilizzarli a proprio vantaggio: la multa da €2,4 miliardi di Google Shopping, le vendite su Display o i pulsanti di acquisto (Google Buy Button).

Anche se non puoi controllare l’impatto che questi eventi hanno direttamente sui servizi e sulle funzionalità di Google, puoi focalizzarti su come controllare ogni elemento presente all'interno della tua campagna Shopping.

Oggi parleremo delle parole chiave negative e delle impostazioni di priorità su Google Shopping.

 

Parole chiave negative e impostazioni di priorità

Incrementa il traffico sui termini di ricerca ad alto valore nella tua campagna Shopping sfruttando la relazione tra le impostazioni sulla priorità e le impostazioni delle parole chiave negative. Questa strategia è stata suggerita da Jim Vaillancourt, esperto Google Shopping e proprietario di Lionhurst nel nostro raduno: 12 esperti di agenzia danno i loro migliori consigli per Google Shopping.

Vediamo come collegare le parole chiave negative alle impostazioni di priorità:

1. Triplica una campagna Google Shopping e assegna un’impostazione di priorità a ogni nuova campagna: alta, media e  bassa.
2. Modifica i CPC massimi in modo che siano più elevati per la campagna con priorità bassa e viceversa.

Google Shopping Campaign Priority CPC

3. Infine, aggiungerai un set di parole chiave negative diverso per ogni campagna.

Crea tre gruppi di parole chiave negative: termini di ricerca a prestazione alta, termini di ricerca a prestazione media, termini di ricerca a prestazione bassa per cui non vuoi che vengano mostrati i tuoi annunci Shopping.

4. Successivamente abbina le impostazioni di priorità con i tre gruppi di parole chiave negative:

Google Shopping Campaign Priority Negative Keywords

  • Parole chiave negative per la campagna a priorità alta: termini di ricerca a prestazione alta, termini di ricerca a prestazione media e termini di ricerca a prestazione bassa.
  • Parole chiave negative per la campagna a priorità media: termini di ricerca a prestazione alta e termini di ricerca a prestazione bassa.
  • Parole chiave negative per la campagna a priorità bassa: termini di ricerca a prestazione bassa.

 

Parole chiave negative su Google Shopping

Le campagne Shopping tendono ad attrarre molte ricerche long/mid tail e per questo il modo migliore per aggiungere le parole chiave negative è combinando i dati di tanti termini di ricerca che contengono certe parole chiave e non forniscono sufficienti risultati.

ZoobGear, per esempio, è riuscito a incrementare il ROAS della campagna Google Shopping del 178% e ridurre i costi trovando parole chiave perdenti con un’alta densità di ricerca. Hanno cercato dei percorsi di navigazione ripetuti e dei comportamenti di ricerca che non risultavano in vendite. I risultati parlano da sé:

Prima di escludere parole chiave perdenti - periodo di 30 giorni:

roi-snapshot-PRIMA

Dopo aver escluso parole chiave perdenti - periodo di 30 giorni successivo:

roi-snapshot-dopo

Ci sono tanti consigli da tenere a mente quando si parla di parole chiave negative per le campagne Shopping:

  1. Usa la tua libreria condivisa: vuoi risparmiarti la seccatura di aggiungere ogni parola chiave negativa a ogni campagna quando il termine non è rilevante per niente nell’account? Puoi usare delle liste di parole chiave, assegnarle alle campagne, aggiornarle in modo centralizzato e risparmiare tanto tempo.
  2. Usa ‘liste di partenza’: si tratta di liste già create che di solito includono termini che vengono raramente utilizzati in ogni campagna come ‘lavori’ ‘gratis’ ecc.
  3. Comprendi la differenza tra le tipologie di abbinamento. Sì, le tipologie di abbinamento valgono anche per le parole chiave negative. Non comprenderle correttamente può fare la differenza tra bloccare un termine irrilevante o bloccare un prodotto completamente. Per qualsiasi dubbio, leggi di più qui su PPC hero.

Per aiutarti a trovare ed escludere i termini per che non vuoi che vengano mostrati i prodotti, ci sono dei tool che automatizzano il processo. Se il tuo budget te lo consente ci sono dei tool a pagamento come quelli offerti da AdWords Robot. Se hai un budget limitato, perché non dare un’occhiata ai consigli di Wordstream su ‘Come trovare parole chiave negative gratis’?

 

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Imposta le priorità delle campagne correttamente

Quando pubblicizzi lo stesso prodotto nella stessa posizione allo stesso momento in campagne differenti, è preferibile impostare la priorità della campagna in modo che Google sappia quali prodotti mostrare durante l’asta.

Le tue campagne inizieranno con l’impostazione automatica ‘priorità bassa’. Da qui puoi impostare la priorità su media o alta.

Search Engine Land ha analizzato alcuni modi per dare priorità alle campagne shopping e discusso alcuni dei risultati migliori che includono le seguenti idee di prioritizzazione:

Google Shopping Campaign Priority

Promozioni/Generici/Brand

Questa impostazione è progettata per dare priorità ad articoli in promozione.

Mettiamo che ci siano due campagne con lo stesso articolo all’interno. Una campagna è di tipo promozionale e mostra il prodotto a prezzo scontato. Questo verrà mostrato prima dato che ha una maggiore priorità rispetto all’articolo non scontato. Lo scopo di questo è incrementare le vendite sulla base dell’idea che le persone siano più inclini ad acquistare articoli scontati che non.

Promozioni/Migliore prestazione/Tutti i prodotti

Questo tipicamente funziona per coloro che dispongono di una gamma di prodotti più venduti. Utilizza un’impostazione simile a quella sopra con priorità alta per articoli promozionali. 

Successivamente imposta priorità media per gli altri prodotti migliori (suddividili a seconda dell’ID). Con questo ragionamento imposta tutti gli altri prodotti in priorità bassa.

Long Tail/Short Tail/Brand

Questa impostazione è stata creata per mostrare annunci di pagine prodotti più spesso a persone che si trovano in una posizione intermedia nel funnel di vendita. Praticamente, le persone che hanno effettuato una ricerca e sanno cosa stanno cercando. Nell’esempio fornito da SEL ‘qualcuno che ricerca “size 8 red striped maxi dress” anizché solo “dress”’

Per quanto riguarda Google Shopping, vale la pena ricordare che non c’è un’unica soluzione per tutto. Ciò che funziona per un venditore, potrebbe non funzionare per un altro. Per avere il pieno controllo di tutto nel tuo account, devi fare il lavoro pesante e vedere cosa funziona.

 

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Parole chiave negative e impostazioni di priorità su Google Shopping

Sai perché Google Shopping rappresenta il 85.3% dei click su Google Ads ? Perché funziona. Per tanti venditori online Google Shopping è l’elemento principale nella loro strategia pubblicitaria.

Ciò non sorprende affatto considerando i risultati eccellenti che Google Shopping spesso permette di ottenere, in aggiunta ai quali vanno considerate le nuove entusiasmanti funzionalità che Google introduce regolarmente.  

Written by Matteo Bacigalupi

Matteo è un esperto Search Engine Marketer specializzato in ottimizzazione di Feed e di gestione campagne su Google Ads. Al momento occupa la posizione di Country Manager per il territorio Italiano a DataFeedWatch. Nelle sue precedenti esperienze si è occupato di gestire account “Google Ads” come strategist per un progetto di Google, ha lavorato come giornalista/editore nel periodico ElMundo.es e ha collaborato con alcune radio e riviste. Adora viaggiare solo e ama le Fender e le Les Paul.

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